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Il paesaggio è interamente composto da dolci colline, filari di vigneti, ulivi secolari e antichi borghi ricchi di storia e tradizioni. Le città, medievali nell’aspetto, sono parte del mondo degli Etruschi e dei Romani. Nel passato questa zona della regione ebbe il suo centro nel Ducato di Spoleto, il cui territorio fino al ‘500 era considerato dai geografi il cuore dell’Umbria. Di questo spazio politico e culturale facevano parte Todi, di antiche origini italiche ed etrusche e la romana Narni, mentre Orvieto era invece vista come un’entità comunale a sé stante. Ogni città conserva le sue meraviglie artistiche e storiche ed ognuna mantiene ben fermo il ricordo e l’orgoglio del proprio antichissimo passato.

 

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PROGRAMMA DI VIAGGIO

Incontro in Corso Vittorio Emanuele II, 54 (di Fronte all’Hotel Majestic) e partenza con l’accompagnatore, in pullman privato. Prima di raggiungere l’Umbria, si farà una digressione verso Bomarzo (VT), un piccolo borgo raccolto attorno a Palazzo Orsini, che sorge su uno sperone tufaceo a strapiombo su un avvallamento in fondo al quale si trova lo spettacolare Parco dei Mostri. In questo ampio territorio di conifere e latifoglie, il letterato e condottiero Pier Francesco Orsini, tra il 1552 e il 1558, fece realizzare dall’architetto Pirro Ligorio uno stupefacente insieme di sculture di varia grandezza, raffiguranti personaggi mitologici, animali mostruosi, edifici che riprendono il mondo classico. Il tutto ignorando volutamente le regole prospettiche o estetiche, allo scopo di confondere il visitatore: ancora oggi queste opere sono una sfida all’interpretazione. Al termine della visita, proseguimento verso il Borgo della Marmotta– Terre di Poreta, frazione di Spoleto.

Check-in, cena e pernottamento in hotel.

Dopo la prima colazione in hotel, visita di SPOLETO. Il centro, abitato nel IV secolo a.C., venne munito dagli Umbri di mura ciclopiche costituite da enormi massi di pietra calcarea. Divenne colonia romana nel 241 a.C. con il nome di Spoletium e dopo la caduta dell’Impero Romano subentrarono varie dominazioni barbariche fino all’istituzione del Ducato di Spoleto a opera dei Longobardi, che proiettarono l’influenza politica della città su un vasto territorio dell’Italia centro-meridionale. Nel 1359 il cardinale Albornoz sulla sommità del poggio costruì la Rocca, saldo punto di appoggio del dominio papale. Lo sviluppo urbanistico della città è rimasto pressoché immutato fino all’Unità d’Italia.

Nel secondo dopoguerra vi fu una rinascita culturale incentivata soprattutto dall’istituzione del Festival dei Due Mondi, una manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo che si svolge ancora oggi annualmente dal 1958. Nel 1962 il critico d’arte Giovanni Carandente progettò e curò la mostra “Sculture nella città”, a cui parteciparono 53 scultori da tutto il mondo che realizzarono opere d’arte sparse in tutto il borgo. Alcune di queste sono visibili ancora oggi.

Attraverso scale mobili e ascensore si sale alla Rocca Albornoziana che, dopo anni di impegnativi restauri, nel 2007 è stata adibita a sede permanente del Museo nazionale del Ducato di Spoleto. Dal belvedere del piazzale attorno alla Rocca l’impareggiabile panorama si affaccia sul ponte delle torri che si innalza su nove possenti arcate. Il Ponte ha sempre affascinato i visitatori, fra cui Goethe, che ne ha scritto nel suo saggio “Viaggio in Italia”.

Nel Centro Storico si passeggia attraverso i secoli: tra un arco romano, un palazzo medievale, una Chiesa antica di secoli, si giunge al Duomo, principale luogo di culto cattolico della città dedicato all’Assunta e costruito sul finire del XII secolo. Il presbiterio è decorato da un pregevole ciclo di affreschi di Filippo Lippi con Storie della Vergine. Tempo libero per il pranzo.

Fuori le mura si trova la chiesa di San Pietro extra moenia, con pregevoli rilievi in facciata che la rendono una delle più belle dell’Umbria. Illustrano scene relative alla vita del santo apostolo ed episodi di intento moralistico, tratti dalla novellistica medievale.

Proseguimento per l’Abbazia di San Pietro in Valle (da riconfermare). Era sede di un cenobio eremitico quando, nel 720 Faroaldo II, Duca di Spoleto, vi si ritirò fondando il nucleo conventuale benedettino. Il monastero ora è di proprietà privata e adibito ad albergo di charme mentre la chiesa, frutto di un ripristino degli anni Trenta del ‘900, è ancora consacrata e adibita a museo. Su tutto svetta una maestosa torre campanaria della seconda metà dell’XI secolo. Il ciclo di affreschi che decora le pareti della navata è un capolavoro della pittura romanica. Sono rappresentate Scene del Vecchio e del Nuovo Testamento e ogni singola scena è illusoriamente inquadrata da una finta galleria, scandita da colonnine tortili e commentata da un titulus esplicativo. Il paliotto dell’altar maggiore poi è un raro esempio di arte longobarda firmato Ursus Magester.

Si termina la giornata con la visita e degustazione di olio presso un frantoio locale. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.

Dopo la prima colazione in hotel, partenza per NARNI. Città di remota origine, sorge su uno sperone a dominio della gola del Nera e della conca ternana, in una posizione difesa naturalmente dagli aspri versanti che ne hanno condizionato la forma e lo sviluppo urbano. Dal 299 a.C. divenne colonia romana e centro strategico lungo la via Flaminia, crescendo fino ad occupare l’intera sommità del colle. La definitiva affermazione del dominio papalino, avvenuta a metà del XIV secolo, è sancita dalla costruzione di una grande fortezza, la Rocca Albornoziana nel punto più alto. Trasformata nel corso dei secoli e adibita a diverse funzioni, è stata oggetto, negli anni Ottanta del secolo scorso, di interventi di restauro e consolidamento finalizzati a trasformare la Rocca in un museo di arte moderna. A maggio 2023 è stato inaugurato il SAM (Street Art Museum), l’unico Museo in Italia dedicato alle arti e alle espressioni urbane. La nostra passeggiata nel Centro storico inizierà da Piazza Garibaldi, impreziosita da una splendida fontana medievale. Attorniata da strutture antiche, fra cui il fianco della Cattedrale di S. Giovenale, sorge su una grande cisterna utilizzata per fornire acqua durante gli assedi. Poco lontano si fronteggiano i due palazzi del potere civile: il Palazzo Comunale e il Palazzo dei Priori, nel quale è stato allestito e inaugurato da poco il Museo Multimedievale che, attraverso infrastrutture tecnologiche, permette di rivivere il Medioevo e di scoprire la Corsa all’Anello della Città. La Pinacoteca di Palazzo Eroli illustra l’arte narnese dal XIV al XIX secolo e vanta la Sala dei Capolavori dove sono esposte due splendide opere, l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli e l’Incoronazione di Maria tra angeli e santi di Domenico Ghirlandaio e Bottega, che meritano una visita. Tempo libero per il pranzo.

Proseguimento per TODI, adagiata sulla sommità di un colle triangolare. Fu fondata dagli Umbri, subì l’influenza della cultura etrusca, fu conquistata dai Romani, ma l’impronta dominante di Todi è ancora quella del sec. XIII, il periodo in cui si diede inizio alla costruzione della piazza principale, Piazza del Popolo, una delle più importanti e interessanti del Medioevo, vera testimonianza dell’epoca dei Liberi Comuni. Tutta in piano, in un contesto di ripide pendenze, è attorniata dai monumenti del potere della città comunale: il palazzo del Popolo, detto anche del Comune, il palazzo del Capitano, con una armoniosa facciata gotica e una grande scala che unifica i due palazzi, e Palazzo dei Priori: gotico di fondazione, sorge sul lato breve della piazza, e fronteggia la raffinata Cattedrale dedicata a Maria SS Annunziata, eretta tra il XII e il XIV secolo.

In bella posizione panoramica si leva scenograficamente al sommo di una scalinata la chiesa di S. Fortunato, dedicata al patrono della città. Una passeggiata nel Parco della Rocca costellato da 20 sculture create con materiali differenti dall’artista newyorkese Beverly Pepper e donate nel 2019 alla città, ci permetterà di uscire dalle mura medievali e raggiungere S. Maria della Consolazione che sorge isolata, in un felice rapporto con il paesaggio collinare.

Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.

Dopo la prima colazione in hotel, partenza per SPELLO che fa parte del circuito de “I Borghi più belli d’Italia” e si fregia del marchio di qualità turistico-ambientale “Bandiera Arancione”, conferita dal Touring Club Italiano. Fondata dagli Umbri, fu denominata Hispellum in epoca romana e divenne una delle più importanti città nell’Umbria. Il disegno della città è semplice e razionale, imperniato su un’unica spina centrale in un’ascesa dolce ma costante verso la sommità. Spello conserva più di ogni altro luogo umbro tracce della presenza romana: i resti della cinta muraria, molto più ampia in passato di quanto possiamo ammirare oggi, la Porta Consolare, ornata da statue provenienti dalla zona dell’anfiteatro, la maestosa Porta Venere a tre fornici con due alte torri dodecagonali ai lati, attestano la grandezza che ebbe la città, così come i resti archeologici che la circondano. In età longobarda e franca fece parte del ducato di Spoleto, per poi passare al Papato. Verso la fine del XIV secolo fu sotto i Baglione di Perugia, presenza testimoniata dalla Cappella Baglioni nella chiesa di S. Maria Maggiore, mirabilmente affrescata dal Pinturicchio Evidente. Pregevole anche il pavimento realizzato con maioliche di Deruta. Nel 2005 nel corso di alcuni scavi per un parcheggio, è emerso un eccezionale tesoro nella pianura di Spello: la Villa dei Mosaici, una villa romana del II secolo d.C., con dieci pavimenti musivi di grande bellezza, con motivi geometrici e figurati in ottimo stato di conservazione. È stata valorizzata da un Museo multimediale, un vero gioiello di tecnologia inaugurato nel 2018.

Nel cuore delle terre del Sagrantino, emerge l’imponente Carapace, scultura-cantina nata nel 2012 da un’idea di Arnaldo Pomodoro. Visita e degustazione di vini presso la tenuta Castelbuono.

Nel pomeriggio proseguimento per MONTEFALCO, punto di riferimento della regione vinicola in cui si producono il Sagrantino di Montefalco, il Montefalco rosso e il Grechetto, la cui produzione inizia durante il periodo di dominazione di Todi (dal 1280). La Chiesa trecentesca di S. Francesco, ricchissima di affreschi di Benozzo Gozzoli raffiguranti le Storie della vita di San Francesco, è la testimonianza del valore artistico della città. Fu trasformata già nel 1890 in Museo-Pinacoteca per accogliere anche le numerose opere d’arte recuperate da altre chiese della zona. Proseguendo a ridosso delle colline a est della Valle Umbra, si incontra sulla destra: il TEMPIETTO DEL CLITUNNO, una piccola chiesa longobarda dedicata a San Salvatore, Patrimonio dell’Umanità Unesco nel sito collettivo Italia Langobardorum. Sono riscontrabili alcuni elementi tipici dei sacelli pagani e delle strutture ricordate da Plinio il Giovane che si trovavano presso le vicine sorgenti del fiume: l’area infatti fu fin dall’antichità luogo di culto ma anche stazione termale e di svago in cui sorgevano tempietti votivi, ville e uno stadio per le sfide dei gladiatori. Lasciato il Castello di Passignano si giunge all’oasi ombrosa delle FONTI DEL CLITUNNO. Polle d’acqua limpidissima formano un laghetto poco profondo e sparso di verdi isolette con le rive erbose lambite dolcemente da salici piangenti. Con la sua bellezza e la sua quiete, il luogo ha ispirato artisti e poeti di tutti i tempi da Virgilio fino a Byron e Carducci.

Rientro in hotel per la cena e il pernottamento.

Dopo la prima colazione, check-out dall’hotel e partenza per ORVIETO. Per la peculiare posizione e il paesaggio che la circonda, trasmette il senso di un’antica potenza e un’immagine di inalterabile fascino. “Orvieto, stretto sul colle sospeso tra i campi arati da orefici, miniature e il cielo”: così la vedeva Pier Paolo Pasolini.

Alta su un pianoro tufaceo, alla sommità di un rilievo isolato nel mezzo di un’ampia valle a vigneti e messi, Orvieto è da sempre crocevia naturale di scambi. La forma del masso dalle pareti lisce e altissime, che sorregge e allo stesso tempo difende la città, favorì l’insediamento di una prima comunità villanoviana, intorno al IX secolo a.C. e l’inizio di una storia mai più interrotta. Entrata a far parte dello Stato della Chiesa, la città venne fortificata dal cardinale Albornoz che edificò la rocca nel 1364, ora sistemata a Giardino pubblico. Da allora la città è mutata pochissimo.

In piazza Cahen a poche decine di metri dalla stazione superiore della funicolare, il celeberrimo Pozzo di S. Patrizio realizzato da Antonio da Sangallo il Giovane, celebre per la singolare e ardita struttura: è formato da una camera cilindrica che scende alla profondità di 62 metri e attorno si svolgono due ampie rampe sovrapposte, indipendenti, destinate una alla discesa e l’altra alla risalita, collegate a livello d’acqua da un ponticello.

Visita del Centro Storico, testimonianza del periodo florido del Libero Comune: Palazzo dei Sette; Torre del Moro; Palazzo del Capitano del Popolo. A pochi passi di distanza, l’irrinunciabile visita al Duomo dedicato all’Assunta, capolavoro dell’architettura gotica italiana, iniziato alla fine del XIII secolo e terminato dopo tre secoli. Internamente sul transetto destro si apre la Cappella Brizio celebre per il ciclo di affreschi con Storie degli ultimi giorni, iniziato dal Beato Angelico (1447-49), e portato a termine dal cortonese Luca Signorelli (1499-1504). Per l’originalità spaziale e iconografica e per la singolarità del tema, la cappella costituisce un unicum nell’arte.

Prima della partenza, sosta presso un’osteria locale per il pranzo di arrivederci.

Rientro a Torino in serata.

IL VOSTRO HOTEL

Spoleto (4 notti): Le Terre di Poreta – Borgo della Marmotta (o similare)

SCHEDA TECNICA

Quota individuale in camera doppia: € 1.540,00 per persona

(min. 15 partecipanti)

Supplemento Camera Singola: € 390,00 per persona

  • 4 pernottamenti in camera doppia presso le Terre di Poreta – Borgo della Marmotta con prima colazione
  • 4 cene in hotel (3 portate, 1/2 acqua, 1/2 di vino inclusi)
  • Trasferimenti in bus privato come da programma
  • Polizza assicurativa – copertura medico-bagaglio non rimborsabile in caso di annullamento del viaggio, poiché attiva dal giorno di conferma della pratica
  • Sistema di audioguide per tutte le visite previste
  • Tour leader esperto per tutta la durata del viaggio alloggiato nel medesimo hotel del gruppo
  • Ingressi come da programma
  • Guida locale autorizzata in Umbria come da programma
  • Visita e degustazione di olio di oliva presso un Frantoio di Spoleto
  • Visita e degustazione (4 vini) presso la Tenuta Castelbuono, con abbinamento di stuzzichini
  • Pranzo (3 portate, bevande escluse) in un’osteria di Orvieto
  • Linea telefonica di emergenza 24/7

N.B.: La fattibilità e le modalità di fruizione di tutti gli ingressi e visite menzionate nel programma saranno soggette a verifica e riconferma.

  • Polizza assicurativa annullamento pari a € 99,50 per persona (per spesa pro-capite fino a € 3.500,00) – non rimborsabile in caso di annullamento del viaggio, poiché attiva dal giorno di conferma della pratica
  • Pasti e bevande non espressamente citati
  • Spese a carattere personale, mance ed extra in genere
  • Tutto quanto non indicato alla voce «la quota comprende


minimo 15 persone

  • Acconto del 30% entro il 15/07/2023
  • Saldo della quota entro il 15/09/2023

N.B.: I premi assicurativi non potranno essere rimborsati.

I pagamenti possono essere effettuati con assegno, bancomat o carta di credito presso i nostri uffici (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 su appuntamento) oppure con bonifico bancario intestato a:

Raggiungere Tour Operator

Monte dei Paschi di Siena

IBAN IT 38 Q 01030 20000 000000281052

Indicando nella causale:  «UMBRIA MERIDIONALE + cognome/nome + n° partecipanti».

  • Nessuna penale per cancellazioni fino al 15/07/2023
  • 30% dal 15/07/2023 a 60 gg. prima della partenza
  • 50% da 59 a 30 gg. prima della partenza
  • 75% da 29 a 10 gg. prima della partenza
  • 100% 9 gg. prima della partenza

Organizzazione tecnica a cura di Italyscape.

 


 

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