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Fra inebrianti fioriture primaverili, nella superba cornice di vette alpine, un itinerario alla scoperta di tesori inattesi e pressoché inesplorati entro siti ricchi d’arte, storia e stupefacenti valenze floro faunistiche, alcuni aperti in esclusiva: dal “Verde Reale” del Parco della Mandria , Patrimonio dell’Umanità UNESCO, popolato di scenografici reposoir, ai preziosi e integri Appartamenti Reali di Borgo Castello, teatro della vita privata del primo re d’Italia, alla Certosa Reale di Collegno, dalle fughe prospettiche senza fine siglate da Juvarra, sino a Villa Richelmy, emblematico esempio di sobria ed elegante dimora signorile, dove si respira un’atmosfera intima e familiare.

Con la storica dell’arte Maria Grazia Imarisio
Architetto, docente di storia dell’arte nei licei e poi all’Università degli Studi di Torino. Studiosa di archivi antichi e autrice di svariati volumi di arte e architettura, saggi su La Stampa, Il Giornale dell’Arte e altre importanti testate di settore. Relatore in molti convegni, conferenze e corsi in sedi prestigiose a Torino e in varie località del Piemonte, a Parma, Milano e Venezia, dove ha curato diverse mostre e cataloghi d’arte e architettura. Da oltre trent’anni crea e guida itinerari culturali con la stessa passione e amore per la tutela dei luoghi che da sempre l’hanno spinta a viaggiare per scoprire nuove mete da conoscere e valorizzare.

 

PROGRAMMA DI VIAGGIO
ORE 8,30 – Partenza in bus privato da piazza Carlo Felice angolo corso Vittorio Emanuele II (fronte negozio Decathlon). Arrivo a VENARIA REALE e suggestivo tour in trenino nel Parco del Castello Reale della Mandria, guidato da esperti floro-faunistici per immergersi in un ambiente naturale unico e scoprirne i delicati meccanismi, fra emozionanti ambienti incontaminati, dove la fruizione è di norma preclusa al pubblico. Tra boschi, prati, laghi, lanche, canali e torrenti sono stati allestiti gli allevamenti dei cavalli di razza e della selvaggina per gli svaghi venatori dei Savoia. Si deve a Vittorio Emanuele II l’edificazione dei due scenografici reposoir di caccia, Villa dei Laghi e La Bizzarrìa, e degli edifici legati alla nascita dei figli avuti dalla sposa morganatica, Rosa Vercellana: le cascine Vittoria e la magnifica Rubbianetta, toponimo che invia a un antico villaggio, le cui tracce permangono nei ruderi del castello e del ricetto medievale del Viscontato di Baratonia, come nella Chiesetta di San Giuliano, risalente al sec. XII, affrescata a fine ‘400. Area protetta regionale dal 1978, questo straordinario “Verde Reale” conserva il più significativo esempio di foresta planiziale del Piemonte e vanta un nucleo centrale che, con i suoi 30 km di recinzione, rappresenta il più vasto parco cintato d’Europa. In quest’oasi naturale, il Castello della Mandria, con i suoi preziosi Appartamenti Reali affascina per il rapporto con l’ambiente circostante e la Reggia e per la ricchezza dei favolosi manufatti, opere d’arte, mobili e suppellettili, pervenutici integri e oggi, dopo il restauro, ancora più belli. Specchio delle scelte e del gusto del primo re d’Italia, le sale del Castello evocano la vita privata del sovrano, condivisa dal 1863 con Rosa Vercellana proprio in queste sale.

Tempo a disposizione per pranzo libero a Venaria Reale.

Trasferimento a COLLEGNO e visita alla Certosa Reale, sede di un importante monastero certosino, sorto per un voto di Maria Cristina di Francia, prima «Madama Reale». Data al 1648 l’erezione della Chiesa, dedicata alla SS. Annunziata. L’eccessiva grandiosità del progetto comportò poi rallentamenti e l’aggiornamento al gusto scenografico di Filippo Juvarra: emblema ne sono il maestoso portale e l’immenso chiostro maggiore, di recente restaurato e riportato all’aspetto originario, restituendo le stupefacenti fughe prospettiche delle sue 112 candide colonne doriche. Con la soppressione delle corporazioni religiose, la Certosa diventò succursale del Regio Manicomio di Torino: ai canti dei frati si sostituirono così per oltre un secolo i lamenti, le speranze e le preghiere dei malati psichiatrici, senza che tra le stratificazioni di quelle antiche mura si perdesse la profondità di una storia pluri-centenaria, tuttora viva, specie in aree di norma non visitabili, aperte in via eccezionale. Esclusiva è anche la visita alla vicina Villa Richelmy, condotta dall’attuale proprietario. Costruita con l’annessa cappella nel 1774 come residenza di villeggiatura del banchiere Pietro Rignon, reca la firma dell’architetto Carlo Ignazio Galletti, tra i più fecondi collaboratori del Vittone. La villa è immersa in un vasto parco paesaggistico ricco di alberi secolari ed elementi architettonici di pregio, come la suggestiva peschiera, e rappresenta un emblematico esempio di sobria ed elegante dimora signorile conservatasi integra nel tempo: dai saloni al piano terreno, ai salotti, alla sala da pranzo e alla zona notte del piano superiore, ricchi di pregevoli arredi e opere d’arte, dove si respira una calda atmosfera, intima e familiare.

Rientro a Torino e arrivo nel tardo pomeriggio.

 

SCHEDA TECNICA
Quota individuale di partecipazione:  € 78,00

La quota di partecipazione comprende: bus privato da 40 posti, ingressi come da programma, accompagnamento culturale di uno storico dell’arte, radioguide, assicurazione medica.

Numero MASSIMO di partecipanti: 25

Iscrizioni e pagamenti: Iscrizione e saldo entro il 7 maggio 2021
I pagamenti possono essere effettuati con assegno, bancomat o carta di credito presso i nostri uffici (su appuntamento dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19) oppure con bonifico bancario intestato a: Raggiungere Tour Operator – Monte dei Paschi di Siena
IBAN IT 38 Q 01030 20000 000000281052
Indicando nella causale:  «MANDRIA + cognome/nome + n° partecipanti».

In caso di annullamento dopo il 7 maggio, la quota di partecipazione non sarà rimborsabile. La quota sarà invece rimborsata in caso di eventuali impedimenti a livello governativo.


 

 

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