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Lungo le antiche vie e i portici più estesi al mondo, meraviglia inattesa sono i canali del XII secolo, che hanno reso Bologna una città d’acqua. Patria d’illustri artisti, Città creativa Unesco, vanta eccellenze nei molti musei, palazzi e chiese e un centro storico medievale tra i più vasti e meglio conservati d’Europa. Ovunque in città e negli incantevoli dintorni il fascino dell’antico si coniuga mirabilmente con la novità di neonati musei e fantastiche dimore ora visitabili, specie nelle terre di Matilde o dell’opera più geniale e audace del Vignola.

Con la storica dell’arte Maria Grazia Imarisio
Architetto, docente di storia dell’arte nei licei e quindi presso l’Università degli Studi di Torino. Autore di numerosi volumi di arte e architettura, saggi su La Stampa, Il Giornale dell’Arte e altre importanti testate di settore. Relatore in convegni, conferenze e corsi presso la Biblioteca del Castello Sforzesco di Milano, il Polo del ‘900 e a GAM di Torino. Curatore di mostre e cataloghi d’arte e architettura presso Palazzo Reale di Milano, Palazzo della Pilotta di Parma e Sala del Camino-Biennale di Venezia.

 

PROGRAMMA DI VIAGGIO 
Mercoledì 1 maggio 2019
Partenza alle ore 8,20 con Frecciarossa da Torino. Arrivo alle 10,37, rilascio dei bagagli presso l’hotel Cappello Rosso, ubicato in posizione centralissima, a pochi passi dal distretto culturale della Manifattura delle Arti. Inizio delle visite in Piazza Maggiore, da sempre cuore pulsante della città, testimone di una lunga storia scolpita nei monumenti che la connotano: Fontana del Nettuno, somma creazione del Giambologna e simbolo del potere papale, Palazzo del Podestà, capolavoro di ingegneria, caratterizzato dalle statue dei protettori della città, Palazzo di Re Enzo, dal nome del figlio dell’imperatore Federico II di Svevia che vi fu a lungo imprigionato, Palazzo dei Notai, sede dell’omonima potente corporazione, Palazzo dei Banchi, in realtà quinta scenografica progettata da Jacopo Barozzi, il Vignola, Palazzo d’Accursio o Comunale, turrito, con la Madonna e il Bambino di Niccolò dell’Arca sulla facciata e il raffinato portale dell’Alessi. Visita della smisurata Basilica di San Petronio, ultima grande opera gotica realizzata in Italia, con battenti di Jacopo della Quercia, la meridiana più lunga al mondo e preziose cappelle affrescate. Dalla sua nuova terrazza è possibile godere uno spettacolare panorama della città a 54 metri di altezza. Tempo a disposizione per pranzo libero.
Nel pomeriggio itinerario alla scoperta dei tratti urbani più caratteristici di Bologna, a iniziare dai Portici, un caldo abbraccio lungo 40 chilometri, summa di storia, tradizioni, urbanistica e architettura che trova espressione esemplare in Casa Isolani, raro esempio di costruzione civile duecentesca col portico ligneo più alto della città; mentre alla vicina Basilica di Santa Maria dei Servi compete il portico più largo. Simbolo comunemente riconosciuto di Bologna sono poi le torri, sorte con funzione militare condensando valenze di prestigio sociale; in primis la Garisenda e gli Asinelli, all’accesso del centro urbano dall’antica via Emilia, oggi isolate ma in origine unite a costruzioni lignee e passaggi sospesi. Meno nota è la caratteristica di Bologna come città d’acqua: una Piccola Venezia fatta di fiumi e canali che scorrono sotto i palazzi, da scoprire attraverso finestrelle e scorci segreti affacciati su un inatteso e suggestivo mondo parallelo, come nell’antico Ghetto ebraico, sotto cui scorre l’Aposa. In pieno centro medievale, questa città nella città è un dedalo di viuzze e passaggi soprelevati, ponti coperti, palazzi di ricchi mercanti e banchieri che raccontano la storia plurisecolare di un’intera comunità. La vicina Piazza della Mercanzia fa da palcoscenico all’omonimo palazzo gotico, dove furono regolate per oltre settecento anni le attività commerciali e mercantili di Bologna. Visita al singolare complesso delle Sette Chiese, Sacra Hierusalem, culla della fede dei padri prospettante la piazza più suggestiva della città. A comporlo sono oggi la longobarda Chiesa del Crocifisso, le chiese del Calvario, dei SS. Vitale e Agricola e il Cortile di Pilato.
Rientro in hotel, cena di benvenuto in ristorante locale e pernottamento.

Giovedì 2 maggio 2019
Prima colazione in hotel, passeggiata sino alla Cattedrale Metropolitana di San Pietro, le cui origini risalgono agli albori dell’era cristiana. L’aspetto attuale data però agli esordi del ‘600. L’interno custodisce notevoli capolavori, fra cui tele dei Carracci e di Donato Creti e due preziosi gruppi plastici: un Crocifisso fra la Madonna e San Giovanni Evangelista del sec. XII e un Compianto sul Cristo morto, poco posteriore al più noto gruppo bolognese di medesimo soggetto siglato da Niccolò dell’Arca. Nella vicina Piazza Maggiore, Palazzo d’Accursio custodisce ambienti di forte valenza storica e artistica, quali la Sala Rossa, la Sala d’Ercole, la Sala Farnese e la Sala del Consiglio Comunale, splendido testo d’arte barocca e tipico esempio di una tipologia di decorazione di interni che, attraverso la quadratura, rese famosa la scuola bolognese nel mondo, mentre nella Cappella Palatina, considerata la “Sistina” dei Bolognesi, Carlo V ricevette la corona ferrea portata da Monza. Nel medesimo complesso di Palazzo d’Accursio, gli scavi archeologici sotto la Piazza coperta dell’odierna Biblioteca Salaborsa hanno rivelato la sedimentazione di varie civiltà in uno scenario di armonia e di luce. Rivivono così secoli di storia, dai primi insediamenti di capanne della civiltà villanoviana del sec. VII a.C., alla Felsina etrusca, alla Bononia romana fondata nel 189 a.C.
Tempo a disposizione per pranzo libero. Nel pomeriggio partenza col trenino San Luca Express, che dal cuore del centro storico sale al Santuario della Beata Vergine di San Luca bordeggiando le 666 arcate dello scenografico portico – unico al mondo per la lunghezza di quasi quattro chilometri e il disegno riproducente la costellazione della Vergine – che si snoda sino al sacro tempio sul Colle della Guardia. Il complesso è divenuto uno dei simboli di Bologna, specie la chiesa settecentesca, caratterizzata dalla semplicità del profilo curvilineo. L’interno custodisce capolavori di Guido Reni, Guercino e altri illustri maestri, mentre dal soprastante terrazzo, inaugurato di recente, si spalanca una veduta unica a 180 gradi, dai colli sino al centro città e al suo meraviglioso intorno. Rientro in Piazza Maggiore e passeggiata sino all’ex noviziato gesuitico e Chiesa di Sant’Ignazio, dove è allogata la Pinacoteca Nazionale. Visita mirata alla preziosa e vasta collezione, a partire dalle ricche testimonianze del Trecento bolognese e toscano, fra le quali emerge il Polittico di Giotto, capolavoro di raffinatezza e intensa umanità. Il Rinascimento è rappresentato dai ferraresi Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti e dal bolognese Francesco Francia. Seguono Raffaello e Parmigianino per giungere alla folta produzione dei Carracci e ai capisaldi del Seicento emiliano con Guido Reni, Domenichino e Guercino. L’itinerario si conclude col Settecento multiforme di Giuseppe Maria Crespi e Donato Creti.
Rientro in hotel, cena libera e pernottamento.

Venerdì 3 maggio 2019
Prima colazione in hotel, partenza in pullman privato per Bazzano, centro principale della Valsamoggia immerso in una campagna di verdi vallate e colline delicatamente ondulate, che compongono magnifici scenari naturali. Le origini di Bazzano risalgono all’alto medioevo e alla Fortezza di Bentivoglio, che raggiungeremo per una visita straordinaria, prima dell’apertura. Sorta prima del Mille in un territorio storicamente di confine, passò poi a Bonifacio di Canossa, padre di Matilde, che la ricevette in eredità a nove anni. L’attuale aspetto della rocca risale all’epoca rinascimentale, quando Giovanni II Bentivoglio, signore di Bologna, la trasformò in “delizia” nobiliare per il diporto agreste. Riflettono lo sfarzo e la raffinatezza di questi anni le splendide sale affrescate dette dei Giganti, dei Camini, dei Ghepardi e delle Ghirlande, recanti le armi Bentivoglio e Sforza, in onore di Ginevra dei signori di Pesaro, moglie di Giovanni II.
Trasferimento al Castello e alla millenaria Abbazia di Santa Maria Assunta di Monteveglio, ubicata in cima a un colle, fra morbidi rilievi punteggiati di vigneti e ceraseti, aspri calanchi, splendide fioriture di bucaneve e orchidee, boschi e sorgenti.
In questo suggestivo paesaggio in cui storia, natura e lavoro dell’uomo si fondono in un’armonia di colori e di forme, particolare risalto assumono i due chiostri con capitelli antropomorfi e la chiesa, che conserva l’assetto romanico assunto all’epoca di Matilde ed è custode di importanti capolavori, fra i quali preziosi manufatti d’età longobarda e il pregevole coro rinascimentale. Proseguimento a Marano per la visita di un’antica acetaia tra le suggestive colline di Villabianca, alla scoperta dei processi di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena. Pranzo nell’attiguo agriturismo, un’oasi di pace circondata da vigneti e oliveti, per degustare al meglio la produzione del famoso “Oro nero di Modena”
Nel pomeriggio, proseguimento per Vignola, immersa in un incantevole paesaggio collinare, dove a primavera gli alberi da frutto danno vita a spettacolari fioriture. Capoluogo delle Terre dei Contrari, la città famosa nel mondo per le sue ciliegie è dominata dall’imponente Rocca, eretta a presidio dello sbocco del Panaro nella pianura. Visita alla storica Rocca di Vignola, d’imponente assetto quadrilatero incastonato fra torri e bastioni, esito di più fasi costruttive, operate in particolare dai Grassoni prima e dai Contrari poi, che da roccaforte l’hanno trasformata in maestosa residenza marchionale. Edificata su uno sperone di tufo a strapiombo sul Panaro, conserva l’originaria struttura a cinque piani dai sotterranei al cammino di ronda. Il piano nobile custodisce la Cappella di Uguccione, autentico gioiello dell’arte tardogotica affrescata con un ciclo neogiottesco desunto in prevalenza dai testi apocrifi, pregno di misticismo e di rimandi simbolici, che rappresenta un episodio fondamentale e originale nella cultura figurativa di ambito estense della prima metà del XV secolo. Antistante la Rocca è Palazzo Boncompagni, voluto dal feudatario Ercole Contrari il Vecchio ed edificato su progetto del grande architetto vignolese Jacopo Barozzi, detto appunto il Vignola. Pressoché integro nella sua morfologia, l’elegante palazzo rinascimentale conserva interni di particolare suggestione e la stupefacente scala a chiocciola elicoidale, dotata di un originale accorgimento ottico-spaziale a cannocchiale che ne incrementa l’effetto scenografico ascensionale; unica struttura verticale che collega i quattro piani dell’edificio, la scala è totalmente aerea, sostenuta soltanto da un pilone assiale, posto nel bellissimo seminterrato, e dal muro perimetrale nel quale s’incastonano i 106 gradini in pietra. Rientro a Bologna, cena di arrivederci in ristorante locale e pernottamento in hotel.

Sabato 4 maggio 2019
Prima colazione in hotel, passeggiata sino alla storica Basilica di San Domenico affiancata dalla rinascimentale Cappella Ghisilardi, disegnata dal Peruzzi. L’interno custodisce capolavori di Michelangelo, Guido Reni, Guercino, Luca Cambiaso, Filippino Lippi, Lodovico Carracci, Giunta Pisano; la splendida arca contenente le spoglie del santo spagnolo è tra le più pure creazioni dell’arte plastica italiana, impreziosita da sculture di Nicola Pisano e Niccolò dell’Arca, mentre capolavoro dell’intarsio rinascimentale è il coro ligneo. Nella piazza pavimentata con ciottoli di fiume si ergono le Tombe dei glossatori bolognesi. Poco discosta è via dei Poeti, dove permangono case con i caratteristici beccadelli, sorta di stretto portico pensile frequente a Bologna, fra le quali emerge Casa Berò, detta dei Carracci. Il vicino Archiginnasio è preceduto da un portico di 30 arcate e fu voluto dal Cardinale Borromeo come sede per le scuole dello Studio Universitario (Diritto e Arti). Imperdibili sono la Sala dello Stabat Mater, il secentesco Teatro Anatomico in legno intagliato, al cui interno sono le famose statue di Spellati del ceroplasta Ercole Lelli, corti, scaloni e loggiati sontuosamente decorati da iscrizioni e monumenti celebrativi dei maestri dello Studio e da migliaia di stemmi e nomi di studenti, sì da costituire il maggior complesso araldico murale esistente. A breve distanza, la secentesca Chiesa di Santa Maria della Vita custodisce il famoso gruppo plastico quattrocentesco del Compianto sul Cristo Morto, fra i più drammatici, intensi ed espressivi capolavori della scultura italiana, modellato da Niccolò dell’Arca e definito da Gabriele D’Annunzio un “urlo di pietra”.
Tempo a disposizione per pranzo libero. Nel pomeriggio visita mirata del MAMboMuseo d’Arte Moderna, ubicato nel cuore del distretto culturale della Manifattura delle Arti e allogato nell’ex Forno del Pane. Fulcro del recente riallestimento è la collezione delle opere di Giorgio Morandi che, oltre a mettere in risalto la grande influenza dell’artista nel contemporaneo, crea un collegamento con le vicende artistiche bolognesi, la storia del museo e le sue ragioni fondanti, generando un forte legame con la Collezione Permanente: Guttuso, Matta, Gina Pane, Nitsch, Ontani, Castellani, Riley, Korompay, Boetti, Paolini, Penone, Zorio, Kounellis, Merz, Pistoletto, Accardi, Consagra, Dorazio, Turcato, Burri, Pinot Gallizio, Tàpies, Melotti, Morlotti.
Termine delle visite alle ore 16.30 e treno Frecciarossa delle 17,38 per Torino. Arrivo alle 20,00.

HOTEL
Hotel Cappello Rosso 4*S https://www.alcappellorosso.it/
Risalente al 1375, l’Hotel Al Cappello Rosso è uno dei boutique hotel più antichi di Bologna che vanta 600 anni di ospitalità combinati con servizi moderni, per garantire un piacevole soggiorno vicino a Piazza Maggiore, la principale della città.

SCHEDA TECNICA
Quota individuale di partecipazione: € 990
Supplemento singola: € 235
Assicurazione contro annullamento viaggio Globy Assistance
€ 55,50 in doppia – € 68,50 in singola

La quota comprende:
3 pernottamenti presso l’hotel indicato con trattamento di pernottamento e prima colazione; tasse di soggiorno previste nella città di Bologna; 2 cene (2 portate, dessert, bevande incluse) in ristoranti tipici locali; trasferimenti in bus privato secondo itinerario; treno Frecciarossa Torino/Bologna a/r in 2° classe; accompagnatrice storica dell’arte; tour leader esperto; ingressi come da programma; aperture straordinarie della Fortezza di Bentivoglio e dell’Abbazia di Santa Maria Assunta di Monteveglio; visita in acetaia con degustazione di aceto balsamico e pranzo in agriturismo attiguo; sistema di audioguide; assicurazione medico bagaglio

La quota non comprende:
pasti e bevande non espressamente citati; spese a carattere personale, mance ed extra in genere; eventuale assicurazione per rinuncia; tutto quanto non indicato alla voce «la quota comprende»

Numero minimo e massimo di partecipanti: 15 – 30

Iscrizioni e pagamenti:
Iscrizione e acconto € 250 entro il 25/02/2019 – Saldo entro il 1/4/2019

I pagamenti possono essere effettuati con assegno, bancomat o carta di credito presso i nostri uffici (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19)
oppure con bonifico bancario intestato a: Raggiungere Tour Operator – Montepaschi
IBAN IT 38 Q 01030 20000 000000281052
Indicando nella causale «Bologna+ cognome e nome + n° partecipanti».

Penalità per rinuncia:
10% dal giorno dell’iscrizione fino a 60 giorni prima della data prevista di inizio del viaggio;
30% della quota da 59 a 46 giorni prima della data prevista di inizio del viaggio;
50% della quota da 45 a 31 giorni prima della data prevista di inizio del viaggio;
75% della quota da 30 a 15 giorni prima della data prevista di inizio del viaggio,
100% della quota da 14 giorni alla partenza


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