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Villeggiatura signorile sin dall’antichità, la Valpolicella offre una densità di ville padronali e giardini di valore storico e artistico fra le più alte d’Europa: dalla dimora di Pietro Alighieri, figlio di Dante, alla villa splendidamente affrescata nella quale soggiornò Ippolito Pindemonte e ad altri gioielli rinascimentali e barocchi avvolti da scenografici parchi secolari, giardini esotici, laghetti con giochi d’acqua e antichi vigneti adagiati fra Verona e il Garda, dov’è un’isola privata da sogno, quale inattesa Venezia lacustre in miniatura.

PROGRAMMA

Giovedì 21 giugno 2018 – 1° giorno
Ore 8,00: ritrovo in piazza Carlo Felice (di fronte all’ex Jolly hotel Ligure). Partenza in pullman privato. Arrivo e check-in hotel a San Pietro in Cariano, nel cuore della Valpolicella, terra di vino, marmo e ville. La densità delle dimore di elevato valore storico e architettonico nel territorio valpolicellese è tra le più alte in Europa, grazie a una voga costruttiva avviata nel sec. XV, proseguita e sviluppatasi sino a metà ‘800. Le più facoltose famiglie veronesi, acquisiti notevoli latifondi dopo l’alienazione da parte della Serenissima della cosiddetta Fattoria scaligera, necessitavano di dimore in loco, all’inizio stagionali e in seguito per la villeggiatura, in virtù dell’amenità dei siti.
Trasferimento a Negrar, sede di castellieri preistorici, ville romane e torri colombare.
Pranzo libero.
A Pojega, in sito dominante sorge Villa Rizzardi, sintesi di stilemi rinascimentali, barocchi ed eclettici, dove le aperture gemine paiono far entrare in casa l’immenso giardino. Autentica opera d’arte, coniuga in assoluta armonia ispirazione umanista e senso della scenografia e del paesaggio, che diventano celebrazione della prospettiva. Lungo terrazze a siepi si succedono il ninfeo, tempietti a stalattiti, vasche d’acqua, scalee e gallerie vegetali, chioschi di cipressi, statue e belvedere. Per spettacoli di prosa e musica c’è il teatro classico a verde con palcoscenico, orchestra e cavea disegnati da siepi, potate a nicchie vegetali che ospitano gruppi statuari, elaborando un articolato programma iconografico.
Proseguimento per la suggestiva valle di Novare. Tra pendici boscose e vigneti si erge maestosa Villa Mosconi Bertani, aulico complesso monumentale settecentesco sede di un vivace cenacolo letterario, frequentato dal Pindemonte, che introdusse ai conti il concetto di giardino all’inglese, ispiratore dello storico vasto parco compreso nel brolo, tenuto a vigneto di gran pregio. Chalet, ghiacciaia, kaffeehaus e statue popolano il parco fitto di piante secolari, tra cui spiccano esemplari originari delle paludi della Florida, coltivati su un isolotto del lago che mima quello di Garda. Il grandioso corpo centrale della villa ha l’attico coronato di statue e pinnacoli e accoglie il salone delle Muse, a doppia altezza, sontuosamente affrescato. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Venerdì 22 giugno 2018 – 2° giorno 
Prima colazione in hotel. Partenza per Sant’Ambrogio di Valpolicella, dall’epoca romana centro d’estrazione di marmi. Nel borgo di Bure sorge Villa Buri Avanzi, unico esempio in Valpolicella di variazione sul tema della tradizionale tipologia a portico e loggia.
Nella vicina Gargagnago è il complesso residenziale e agrario di Villa Serego Alighieri, il cui nucleo antico risalirebbe a Pietro, figlio di Dante Alighieri, riparato a Verona durante le lotte per il dominio su Firenze. I vari corpi di fabbrica che lo compongono testimoniano in armonia la sequenza degli interventi nel corso dei secoli, offrendo un’immagine suggestiva e piena di fascino per la straordinaria composizione in cui si sovrappongono e fondono elementi rinascimentali e motivi barocchi, fra lo splendore del giardino all’italiana con fontane, statue e serre e del parco ricco di piante secolari.
A Pule, tra distese di ciliegi, ulivi e vigneti sorge il complesso della cinquecentesca Villa Pullè Monga Galtarossa. Un maestoso e lungo viale di cipressi secolari conduce al corpo dominicale, interamente decorato a scenografici trompe l’oeil con nicchie, colonne e statue. Da questo si staccano due ali concluse da torri colombare. Quella di sinistra ingloba la Cappella di Santa Lucia, nella quale sono murate l’Arca di Gaifero (1324) e antichità lapidee, presenti in tutto il complesso, raccolte da Pietro Monga. Le due ali e il palazzo inquadrano il giardino, mentre gli spazi a parco, ai lati e sul retro della villa, sono arricchiti da fontane e da un pozzo del ‘500.
Trasferimento a Bardolino e pranzo libero.
Imbarco e navigazione sino all’Isola di Garda, la più vasta del lago. Luogo privato di rara bellezza e scoglio pittoresco che accolse popoli antichi, fu riserva di caccia donata da Carlo Magno ai frati di San Zeno e nella parte più solitaria San Francesco fondò un romitorio. L’isola rimase un importante centro ecclesiastico di meditazione sino alla soppressione napoleonica. Dopo vari passaggi di proprietà, pervenne a fine ‘800 al duca Gaetano de Ferrari, cui si devono la villa e il parco con piante esotiche, essenze rare e locali, terrazze digradanti fino al lago sistemate a giardino all’italiana con siepi modellate a figure e cespugli floreali che regalano armoniose pennellate di colore e profumi. La parte più selvaggia del parco è nella zona pianeggiante, fitta di specie ad alto fusto, arbusti ed essenze mediterranee. Eretta su preesistenze, la villa è in stile neogotico-veneziano e presenta una composizione assai complessa, risolta in speciale imponenza e straordinaria unità lessicale. L’isola con le sue bellezze rare e preziose è stata aperta solo di recente alla sensibilità dei visitatori.
Tempo a disposizione per passeggiata e cena libera nell’ameno nucleo antico di Bardolino.
Rientro in hotel e pernottamento.

Sabato 23 giugno 2018 – 3° giorno
Prima colazione in hotel. Partenza per Grezzana, nella magnifica Valpantena. Visita del fiabesco parco di Villa Allegri Arvedi, ubicata lungo il declivio di un colle e protetta a monte da una folta vegetazione di antichissimi ulivi. Edificata nel ‘600 su un terrazzo a prato, domina il parterre connotato da raffinati motivi a duplice ventaglio, disegno unico del genere in Italia. Realizzato con siepi pluricentenarie, crea uno straordinario senso spaziale, in armonia e dialogo con la facciata della villa, alla quale si giunge da un viale maestoso di bossi potati in forme geometriche degradanti, così da forzare la prospettiva, tradotta in gioco di rara suggestione nelle visuali che dalla cappella spaziano verso le colline circostanti.
Trasferimento a Castelrosso, al cui margine meridionale sorge Villa Betteloni, detta San Giusto, consacrata al culto di memorie poetiche carducciane e familiari, ubicata tra ulivi e vigneti, in spettacolare sito panoramico, dove lo sguardo spazia dalle torri di Verona alle lontane vette del monte Baldo. Data a fine ‘700 l’avvio delle modifiche e degli ampliamenti alla dimora trecentesca che condussero la villa all’aspetto attuale e ad acquisire affreschi di pregio e un bel giardino all’italiana con siepi sempreverdi, viali, fontane e «cipressi che, già alti, nereggiano verso l’azzurrità del cielo portando nuovo contributo di bellezza a un sito già tanto incantevole e splendido».
Pranzo libero a San Pietro in Cariano.
Sul vicino e caratteristico borgo di San Giorgio di Valpolicella domina la Pieve longobardo-romanica, la più pregevole del territorio, sorta sulle rovine di un tempio pagano, singolare per la doppia abside. L’interno custodisce un prezioso ciborio scolpito e affreschi del sec. XII. Contigui permangono l’interessante museo lapidario e il chiostro romanico dagli eccezionali capitelli istoriati su temi tratti da bestiari e florarii fantastico-religiosi.
In sito ameno, prossimo al corso dell’Adige, si erge Villa Nichesola Mocenigo, costituita da casa dominicale, nucleo primitivo dell’abitazione signorile, rustici e scuderie a formare una fabbrica continua che delimita la corte interna. Degli affreschi e dei trompe l’oeil, che ornavano il complesso all’interno e all’esterno, restano diversi partiti. Grandi decorazioni pittoriche si conservano nelle sale del palazzo, a ridosso del quale è un porticato di eccezionale suggestione.
La villa fu resa famosa da Cesare Nichesola che vi raccolse una collezione lapidea e creò un ammirato giardino botanico e un vasto parco con viali di cipressi, di cui resta la grotta di stalattiti, pavimentata a mosaico e dipinta.
Rientro a San Pietro in Cariano. Cena libera e pernottamento in hotel.

Domenica 24 giugno 2018 – 4° giorno 
Prima colazione in hotel. Trasferimento nella dolce vallata di Fumane. A nord dell’abitato si trova il complesso di Villa Della Torre Allegrini, gioiello cinquecentesco concepito in completa armonia con l’ambiente e dotato di peschiera, ninfeo e bucintoro. Fra gli ispiratori del progetto sono Giulio Romano, Michele Sanmicheli e il sommo G. Battista Scultori, autore degli incredibili mascheroni-camino. Non solo dimora di campagna ma luogo pensato per la pace del corpo e dell’anima in un percorso costruttivo dal basso (Inferi) verso l’alto (Paradiso): un insieme di laicità e senso del sacro, in piena coerenza con il profilo della famiglia Della Torre e, insieme, in forte legame con la Chiesa e il Circolo degli Spirituali.
Proseguimento per Volargne di Dolcè, dove in sito di rara bellezza, in riva all’Adige, sorge Villa Del Bene, che ospitò diversi partecipanti al Concilio di Trento. Eretta su un nucleo trecentesco come casa veneziana da mercanti, fu trasformata a metà ‘500 in villa-fattoria con diversi corpi di fabbrica e corti, creando uno dei monumenti più preziosi del Rinascimento veronese, quello che meglio rappresenta il tipo della domus picta veneta. Il vasto ciclo di affreschi nella loggia e in alcuni ambienti della casa dominicale s’incentra su soggetti sacri e allegorici, tra cui l’Apocalisse, testimonianza emblematica dell’inquieto clima religioso del tempo. Parte integrante del costruito è l’ampio parco romantico con piante secolari, tra cui un monumentale cedro del Libano.
Tempo a disposizione per pranzo libero a Lazise, il cui centro storico, raccolto entro la cinta muraria medievale, è dominato dal Castello Scaligero.
Partenza per Torino. Arrivo nel tardo pomeriggio.

SCHEDA TECNICA
Quota individuale di partecipazione: € 840,00
Supplemento singola: € 90,00
Eventuale assicurazione per rinuncia in doppia: € 47,00 – in singola: € 53,00

La quota comprende:
3 pernottamenti presso l’hotel indicato o equivalente con trattamento di pernottamento
e prima colazione, trasferimenti in pullman privato come da programma, 1 cena (bevande incluse) nel ristorante dell’hotel, 1 light lunch con degustazione di vini inclusa presso Villa Mosconi Bertani, accompagnamento culturale di uno storico dell’arte, tour leader per tutta la durata del viaggio, ingressi come da programma, ingresso privato ed esclusivo all’Isola del Garda. noleggio radioguide (solo per gruppi minimo 15 pax). assicurazione medico-bagaglio

La quota non comprende:
Pasti e bevande non espressamente citati, spese a carattere personale, mance ed extra in genere, tutto quanto non indicato alla voce «la quota comprende».

Numero minimo e massimo di partecipanti:  15 – 30

Iscrizioni e pagamenti:
Acconto: €250,00 entro il 20 aprile 2018 –  Saldo: entro 20 maggio 2018
La quota di iscrizione e le eventuali assicurazioni per rinuncia vanno saldate al momento dell’iscrizione. I pagamenti possono essere effettuati con assegno, bancomat o carta di credito presso i nostri uffici (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19)
oppure con bonifico bancario intestato a: Raggiungere Tour Operator – Monte dei Paschi di Siena IBAN IT 38 Q 01030 20000 000000281052
Indicando nella causale «Valpolicella + cognome e nome + n° partecipanti».

Penalità per rinuncia:
10% dal giorno dell’iscrizione fino a 60 giorni dalla partenza
25% da 59 a 46 gg. prima della partenza   50% da 45 a 31 gg. prima della partenza
75% da 30 a 5 gg. prima della partenza    100% 4 gg. prima della partenza



 

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