

Ravenna, Ferrara e le Delizie Estensi: mosaico di cultura, terra e acqua.
13 Ottobre 2025 - 17 Ottobre 2025
Folti boschi e verdi pinete, valli d’acqua dolce o salmastra e fiumi che si gettano nell’Adriatico: sono queste alcune delle tessere che compongono lo straordinario mosaico del Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, un magnifico esempio di biodiversità, in cui da secoli l’acqua è l’assoluta protagonista.
Qui, dove la terra e il cielo si confondono, si trovano seducenti tesori naturalistici e culturali come pochi altri ne esistono al mondo, talmente unici da essere stati designati Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1999 e Riserva MAB Unesco nel 2015.
Il territorio ravennate del Parco lambisce a sud le Valli di Comacchio e da qui si apre ad affascinanti aree naturali e siti di assoluto interesse culturale: i gioielli della città di Ravenna dal periodo gotico agli imperdibili mosaici bizantini, quali Mausoleo di Galla Placidia, S. Vitale, Sant’Apollinare Nuovo.
A poca distanza dal centro storico, oltre alla basilica di sant’Apollinare in Classe, si estende in tutta la sua bellezza il sito archeologico dell’Antico Porto di Classe con il nuovissimo Museo della città e del territorio Classis Ravenna.
Nel delta ferrarese gli itinerari possibili sono infiniti e lo stupore che li accompagna è indescrivibile quando ci si imbatte nell’Abbazia di Pomposa o in una delle tante Delizie Estensi, come quella di Belriguardo, del Verginese o del Castello della Mesola: tracce di un passato splendore in bilico tra natura, armonia e bellezza.
PROGRAMMA DI VIAGGIO
Partenza in Pullman privato da Torino in Corso Vittorio Emanuele II al n. 54 di fronte all’hotel Majestic in direzione Ravenna. Soste lungo il percorso. Arrivo a Ravenna nel pomeriggio (circa 6 ore di viaggio).
Pranzo libero lungo il percorso.
Arrivo a Ravenna, deposito dei bagagli in hotel e incontro con la guida locale.
Ravenna, fondata su un cordone litoraneo circondato da una serie di piccole lagune, nel III secolo a.C. entrò nella sfera d’influenza di Roma come città alleata e ben presto ottenne lo stato di municipium. Alla fine del I secolo a.C. l’imperatore Augusto decise di fare del porto di Ravenna un’importante base militare stanziandovi una flotta, la Classis Ravennatis. Nel 402 Onorio, figlio di Teodosio I, decise di trasferire a Ravenna la residenza dell’Impero Romano d’Occidente trasformandola in città cosmopolita, fulcro di gravitazione politica, culturale e religiosa. Nel 476 a Ravenna fu deposto l’ultimo imperatore d’Occidente per mano di Odoacre, il quale nel 493 fu spodestato da Teodorico, re degli Ostrogoti, e la città tornò a risplendere con nuovi monumenti. Nel 535 l’imperatore d’Oriente Giustiniano mandò i suoi generali a liberare dai barbari il suolo italiano che divenne così bizantino.
Gli edifici paleocristiani di Ravenna (V-VI secolo d.C.) sono tutti nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Inizio della visita alle meraviglie della città: il Mausoleo di Galla Placidia risale alla prima metà del V secolo. La pianta del piccolo edificio presenta una forma a croce latina. Esternamente ha un paramento in semplice laterizio ma l’interno è completamente decorato da splendenti mosaici, fra i più antichi della città: la cupola centrale, dominata dalla Croce in una volta di stelle su fondo blu, con il tetramorfo nei quattro pennacchi, è affiancata da quattro lunette con coppie di apostoli con le braccia alzate in adorazione. Altre quattro lunette si trovano all’estremità dei bracci coperti da volte a botte.
La Basilica di san Vitale, uno dei più famosi ed importanti luoghi di culto cattolici di Ravenna, fu realizzata sotto Giustiniano nel VI secolo: capolavoro di arte bizantina. Dalla forma geometrica del nucleo principale emergono altri corpi altrettanto rigorosamente definiti: le absidi poligonali. Internamente la particolare pianta che necessita di essere percorsa per fare esperienza degli innumerevoli scorci, crea un effetto di sfavillio dei mosaici che sembra annullare il peso della costruzione in una dimensione quasi sovrannaturale.
Il Battistero Neoniano detto anche degli Ortodossi fu iniziato nei primi anni del V secolo dal vescovo Orso e terminato dal successivo vescovo Neone che intervenne nell’alleggerimento della costruzione della cupola. Esternamente ha un semplice rivestimento in laterizio dal quale emergono quattro absidiole aggiunte nel X secolo. Nell’interno spicca la decorazione a mosaico della cupola entro tre anelli concentrici. Al centro su fondo oro si trova la scena del Battesimo di Cristo.
Check-in all’Hotel NH Ravenna nella piazza Goffredo Mameli nel centro storico della città, per cena e pernottamento.
Dopo la prima colazione in hotel, proseguimento della visita guidata di Ravenna: la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, chiesa palatina del re goto Teodorico sorta nel 505, di culto ariano. Quando i Bizantini riconquistarono l’Italia tutti i beni legati all’arianesimo furono integrati al culto cattolico. Decorata con meravigliosi e coloratissimi mosaici, alcuni teodoriciani, mentre altri risalgono alla ridecorazione voluta dal vescovo Agnello quando l’edificio venne riconsacrato al culto cattolico, come ad esempio le teorie dei Santi Martiri e delle Sante Vergini lungo le pareti della navata centrale, sopra il colonnato.
Il Battistero degli Ariani è l’unico battistero in Italia ad essere dedicato al culto ariano. È una costruzione in laterizi a pianta ottagonale con absidiole nel registro inferiore e finestre ad arco in quello superiore. L’interno si presenta spoglio, con la muratura a vista e privo di arredi, mentre la cupola è completamente decorata a mosaico.
Tempo libero per una passeggiata nel centro storico e pranzo libero.
Con il nostro pullman raggiungeremo il Mausoleo di Teodorico, la più celebre costruzione funeraria degli ostrogoti che si distingue da tutte le altre architetture ravennate per il fatto di non essere costruito in mattoni, ma con blocchi di pietra d’Aurisina. Ha una pianta centrale caratterizzata da due ordini entrambi decagonale: il primo, all’interno ha un vano cruciforme, con destinazione a camera sepolcrale; il secondo, circolare all’interno, custodisce una vasca in porfido rosso nella quale, secondo la tradizione, fu collocata la salma di Teodorico. La caratteristica più sorprendente è costituita dalla copertura formata da un enorme monolite a forma di calotta coronata da dodici anse.
A pochi chilometri da Ravenna raggiungiamo il Parco Archeologico di Classe che comprende:
■ la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, consacrata nel 549 dal primo arcivescovo Massimiano, uno dei principali rappresentanti a difesa della Chiesa contro l’arianesimo. La facciata in parte rifatta è alleggerita dall’apertura di una trifora e preceduta da un ampio nartece. A sinistra della chiesa si innalza il campanile cilindrico aperto da monofore, bifore e trifore. L’interno è a tre navate separate da due file di colonne di marmo striato con capitelli a foglie mosse dal vento e pulvini con una croce scolpita. Lungo i muri della basilica sono sistemati numerosi sarcofagi databili dal V al VII secolo. Le pareti sono spoglie mentre la zona absidale è ricoperta di mosaici su cui si erge la figura di Sant’Apollinare;
■ il Museo della città e del territorio Classis Ravenna accoglie i visitatori con una rampa decorata al centro dal grande Mosaico dell’Onda che simbolicamente sancisce lo stretto legame tra Ravenna e il mare. Crocevia di commerci fin dalle sue origini Ravenna è un importante snodo di traffici e di relazioni che si consolidano con tutta l’area del Mediterraneo diventando uno dei maggiori porti commerciali di questo mare.
Il museo, con un allestimento fortemente innovativo nelle soluzioni espositive, presenta materiali per lo più provenienti dagli scavi del Porto di Classe: oggetti della vita quotidiana (anfore, ceramiche, monete) trovano spazio accanto a oggetti più significativi dal punto di vista artistico (statue, mosaici).
Il percorso espositivo sviluppa un racconto storico completo e attrattivo che illustra la nascita e l’evoluzione della città di Ravenna e della vicina città portuale di Classe. Una grande linea del tempo scandisce la narrazione delle diverse epoche e di tanto in tanto si sofferma su alcune tematiche fondamentali per le storia della città, delle sue produzioni artistiche, delle modalità abitative e della flotta e della navigazione.
Il museo inaugurato nel 2018 rappresenta uno dei più importanti interventi di recupero di archeologia industriale di un Ex Zuccherificio, volto alla realizzazione di un contenitore culturale.
■ E il sito archeologico dell’Antico Porto di Classe, uno degli scali portuali più importanti del mondo romano (il sito archeologico è attualmente chiuso per lavori di manutenzione. Questa visita verrà riconfermata).
Rientro a Ravenna per cena e pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione e il check-out dall’hotel, trasferimento in bus a Comacchio.
Escursione in barca per scoprire l’area di Comacchio. Attraverso una suggestiva navigazione visiteremo una delle maggiori aree salmastre d’Italia, dichiarata zona umida d’interesse internazionale dalla Convenzione di Ramsar del 1971. Accompagnati da una guida ambientale, navigheremo nell’antico alveo del fiume Po, costeggiando le ex-saline di Comacchio, sito di nidificazione del fenicottero: la colonia conta oggi ca. 25.000 esemplari e durante la navigazione la frequenza di avvistamento è elevatissima.
Pranzo presso un ristorante locale.
Dopo una ventina di chilometri, appare la spettacolare Abbazia di Pomposa, annunciata in lontananza dal suo svettante campanile. L’insediamento della prima comunità benedettina risale al VI-VII secolo, ma dopo il Mille comincia la stagione di maggior splendore ed ebbe una grande importanza per la conservazione e la diffusione della cultura grazie ai monaci amanuensi che vi risiedevano. Il monastero accolse molti uomini illustri, fra cui Guido d’Arezzo che inventò la scrittura musicale basata sulle sette note. La Chiesa di Santa Maria, preceduta da un portico riccamente decorato in cotto e marmo, conserva sulle pareti un pregiato ciclo di affreschi trecenteschi di scuola bolognese, con storie dell’Antico, del Nuovo Testamento e dell’Apocalisse di S. Giovanni. Sulla controfacciata, una rappresentazione del Giudizio universale. Bellissimo anche il pavimento con intarsi di preziosi marmi databili fra il VI e il XII secolo.
Procedendo, dopo pochi chilometri, incontriamo il Castello di Mesola, una delle più prestigiose residenze (chiamate delizie) degli Este. Realizzato a partire dal 1578 dal Duca Alfonso II d’Este, su progetto dell’architetto Marcantonio Pasi, che disegnò anche il vasto circuito che racchiudeva uno spettacolare parco venatorio, fu utilizzato dal duca e dalla duchessa Margherita Gonzaga, sua ultima consorte, come dimora durante le battute di caccia nell’attiguo bosco di Mesola. Ma dopo pochi decenni, nel 1597 alla morte del duca senza eredi diretti, Ferrara, capitale del ducato estense, ritornò sotto la sovranità dello Stato Pontificio.
Il bosco, il borgo e il castello sono gli unici elementi oggi riconoscibili. Il castello è caratterizzato da quattro torri merlate: le sale al piano terra sono dedicate a manifestazioni temporanee; nelle sale del piano nobile è allestita un’esposizione che ripercorre la storia della tenuta, dalla costruzione e le bonifiche del territorio, la passione per la caccia di Duchi, Imperatori e Papi, fino alla distruzione delle mura; il secondo piano ospita una mostra dedicata al Bosco e al Cervo della Mesola.
Proseguimento per Ferrara, check-in all’hotel Touring per cena in ristorante locale e pernottamento.
A Ferrara la corte degli Este era una delle più vitali dell’Italia settentrionale fin dalla fine del XIV secolo quando Niccolò III d’Este avviò l’Università e diede inizio alla costruzione del castello, in una città essenzialmente ancora medievale con un nucleo di strade strette e tortuose priva di piazze. Alla fine del XV secolo il duca Ercole I d’Este mise in atto un ambizioso progetto urbanistico, realizzato dal suo architetto di corte Biagio Rossetti: un ampliamento della città secondo un nuovo schema razionale, l’Addizione Erculea. Fu la prima città nel suo genere per estensione e organicità, tale da renderla “la prima città moderna in Europa”. Lungo corso Ercole I d’Este, una delle più eleganti vie d’Europa, l’infilata dei palazzi rinascimentali raggiunge un crescendo di magnificenza in Palazzo dei Diamanti, in cui la simbologia solare è racchiusa nel bugnato scolpito a diamanti. Furono innalzate anche le mura, un meraviglioso connubio tra bellezza monumentale e funzionalità bellica.
Gli Este costellarono il territorio ferrarese di palazzi, ville e giardini, che la storiografia avrebbe poi denominato “delizie”, specchio del potere e della magnificenza della dinastia.
Le molte residenze di corte sparse dagli Este nel territorio ferrarese caratterizzano uno dei più vasti paesaggi culturali riconosciuti dal patrimonio dell’umanità dall’UNESCO sotto il nome di “Ferrara città del Rinascimento ed il suo Delta del Po”.
Dopo la prima colazione in hotel, trasferimento in bus al Museo Schifanoia. La Delizia di Schifanoia, ora è inglobata nella città di Ferrara, ma alla fine del Trecento, sorta come residenza ricreativa suburbana per “schifar” ovvero “schivar” la noia, si trovava in un’area verdeggiante all’esterno della città a ridosso dell’antico corso del Po.
Nella seconda metà del XVI secolo Borso d’Este ampliò l’edificio rendendolo sontuoso a misura della grandezza europea della Ferrara del tempo. Ma dopo essere stato fulcro della vita di corte durante tutto il Rinascimento, con la devoluzione, il palazzo subisce un lento declino che ne altera funzioni e forme, fino a quando nell’Ottocento la riscoperta delle decorazioni del Salone dei Mesi determina la volontà di farne un museo. Dopo un attento restauro, il Museo Schifanoia torna a essere fruibile offrendo un’esperienza di visita immersiva ed emozionale. Nel Salone dei Mesi vi è uno dei cicli d’affreschi più importanti del XV secolo, opera collettiva di diversi pittori ferraresi della scuola di Cosmé Tura, fra cui Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti.
Al termine della visita, in bus accompagnati dalla guida, procederemo in un percorso significativo verso le mura e le emergenze dell’Addizionale Erculea.
Tempo libero per il pranzo.
Con il bus ci recheremo nel vicino territorio di Voghiera, per la visita guidata (guida interna) della Delizia Belriguardo. Voluta dal marchese Niccolò III nel 1435, subì nel corso degli anni continue rivisitazioni e ampliamenti dai successivi duchi e fu utilizzata come reggia estiva da tutta la corte estense. Nella seconda metà del XVI secolo Torquato Tasso visse diversi anni in questa delizia dove amava ritirarsi. La magnificenza della Delizia di Belriguardo subì un brusco arresto quando gli Este, con la devoluzione, dovettero abbandonare Ferrara. Nel 1598 Belriguardo fu lasciata in enfiteusi a proprietari terrieri del luogo che la utilizzarono principalmente come fattoria, trasformando sale affrescate dai maggiori maestri del Cinquecento ferrarese in stalle e granai e le eleganti colonne delle logge divennero squadrati pilastri per rustici ricoveri. I contadini insediarono negli spazi rimanenti le loro famiglie creando così un atipico grande condominio. La sala della Vigna è il prezioso elemento superstite alla foga devastatrice di quattro secoli, da quando la famiglia Este fu costretta ad abbandonare il feudo ferrarese per restituirlo al papa.
Rientro a Ferrara nel pomeriggio e cena libera.
Dopo la prima colazione e check-out dall’hotel, con il nostro bus ci recheremo a Copparo per la visita guidata (guida locale) alla Villa della Mensa, un’antica costruzione del XV secolo annoverata fra le delizie. La villa non fu mai parte dei beni degli Estensi, ma è collegata ai signori di Ferrara per i personaggi illustri che la frequentarono e per coloro che la usarono come residenza, soprattutto i Vescovi della dinastia d’Este. L’edificio, costruito in epoca precedente, fu significativamente ampliato tra il 1474 e il 1495 da Bartolomeo della Rovere, vescovo di Ferrara, in modo da diventare una grande villa di campagna presso l’argine del Po.
Sempre con il pullman raggiungiamo Portomaggiore dove sorge la Delizia del Verginese, costruita sotto forma di semplice casale agricolo già alla fine del Quattrocento. In seguito, per volontà del duca Alfonso I d’Este venne rimaneggiata e raggiunse il suo massimo splendore: furono costruite le torri angolari a pianta quadrata, gli eleganti timpani alle finestre e il bugnato in laterizio che incornicia porte e torri. All’esterno è stato ricostruito il giardino afferente alla delizia, denominato brolo, costituito nel Rinascimento essenzialmente da fiori e da alberi da frutto, per unire il diletto dei colori e dei profumi all’utile della produzione di frutti per la mensa.
Terminata la visita alla Delizia del Verginese ci “delizieremo” al ristorante dove gusteremo il pranzo di arrivederci al nostro prossimo viaggio.
Partenza per il rientro a Torino con arrivo nel tardo pomeriggio (5 ore circa di tragitto).
I VOSTRI HOTEL
Ravenna – Piazza Goffredo Mameli, 1
Hotel NH Ravenna 4*
Ferrara – Viale Cavour, 11
Hotel Touring Ferrara 3*S
SCHEDA TECNICA
Quota individuale in camera doppia: € 1,650.00 per persona
Supplemento Camera Singola: € 240,00 per persona
- 2 pernottamenti presso l’Hotel NH Ravenna con prima colazione
- 2 pernottamenti presso l’Hotel Touring Ferrara con prima colazione
- Tasse di soggiorno
- 3 cene in hotel (menù di 3 portate, calice di vino, acqua, caffè)
- Trasferimenti in bus privato da Torino come da programma
- Sistema di audioguide per tutte le visite previste
- Polizza assicurativa – copertura medico-bagaglio non rimborsabile in caso di annullamento del viaggio, poiché attiva dal giorno di conferma della pratica – Assicurazioni Filo Diretto – Nobis
- Tour leader esperto per tutta la durata del viaggio alloggiato nel medesimo hotel del gruppo
- Guida locale autorizzata in Emilia-Romagna – mezza giornata – giorni 1, 4
- Guida locale autorizzata in Emilia-Romagna – giornata intera – giorni 2, 3
- 1 ingresso alla Basilica di San Vitale, al Battistero Neoniano e al Mausoleo di Galla Placidia di Ravenna
- 1 ingresso alla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
- 1 ingresso al Battistero degli Ariani
- 1 ingresso al Mausoleo di Teodorico
- 1 ingresso alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe a Ravenna
- 1 ingresso al Museo della città e del territorio Classis Ravenna
- Tour in barca
- 2 pranzi presso un ristorante locale (3 portate, 1/4 di vino, acqua e caffè)
- 1 ingresso all’Abbazia di Pomposa
- 1 ingresso al Castello di Mesola
- 1 ingresso al Museo di Palazzo Schifanoia a Ferrara
- 1 ingresso con guida interna alla Delizia Belriguardo
- 1 ingresso con guida interna a Villa della Mensa
- 1 ingresso con guida interna alla Delizia del Verginese
N.B.: La fattibilità e le modalità di fruizione di tutti gli ingressi e visite menzionate nel programma saranno soggette a verifica e riconferma.
- Polizza assicurativa annullamento pari a € 99,50 per persona (per spesa pro-capite fino a € 3.500,00) – non rimborsabile in caso di annullamento del viaggio, poiché attiva dal giorno di conferma della pratica
- Pasti e bevande non espressamente citati
- Spese a carattere personale, mance ed extra in genere
- Tutto quanto non indicato alla voce «la quota comprende»
minimo 15 persone
- Acconto del 30% entro il 30/06/2025
- Saldo della quota 30 giorni prima della partenza
N.B.: Le assicurazioni vanno saldate al momento dell’iscrizione e non sono rimborsabili in caso di annullamento del viaggio, poiché attive dal giorno di conferma della pratica
I pagamenti possono essere effettuati con assegno, bancomat o carta di credito presso i nostri uffici (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 su appuntamento) oppure con bonifico bancario intestato a:
BANCA CASSA DI RISPARMIO DI SAVIGLIANO S.P.A.
Via Vittorio Veneto 13
10026 Santena (TO)
IBAN IT20P0630530980000300006814
BIC SWIFT SARCIT2SXXX
Indicando nella causale: «Ravenna, Ferrara e le Delizie Estensi ottobre 2025».
- Nessuna penale per cancellazioni entro il 30/06/2025
- 30% dal 30/06/2025 a 30 gg. prima della partenza
- 50% da 29 a 15 gg. prima della partenza
- 75% da 14 a 5 gg. prima della partenza
- 100% 4 gg. prima della partenza
Organizzazione tecnica a cura di Italyscape.